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Scigliano e le sue "Focare"

Nella notte della vigilia di Natale, è tradizione a Scigliano, come in molti altri paesi della Calabria, accendere un grande falò “focara” che arde per tutta la notte e molto spesso per tutta la giornata di Natale. Questa tradizione che si perde nella notte dei tempi, probabilmente esiste, da quando i Romani importarono dall' oriente il mito del Dio Mitra, figlio del Dio Sole. Essa simboleggiava la rinascita della luce sulle tenebre, rappresentandola sulla terra dopo il solestizio d' inverno, quando il giorno riprendeva ad allungarsi nei confronti della notte.
La notte della vigilia di Natale è una delle notte più mistiche del popolo Cristiano…alla sera della vigilia si mangiano “nove cose”. Le nove pietanze della vigilia, indicano quasi certamente i nove gradini della scala filosofica che bisogna salire. I preparativi delle nove pietanze del cenone natalizio avvengono in un religioso rituale. Si preparava, un tempo, lenticchie, fagioli, ceci in umido, fave, cavoli, riso, fettuccine fatte in casa al sugo di anguilla, baccalà fritto e capitone arrostito. Il capitone è il pesce serpente, ed il pesce è prescritto nella dieta di qualsiasi digiuno sacro.
Altra tradizione Sciglianese della notte della vigilia è quella di lasciare la porta socchiusa e la tavola apparecchiata per dare modo alle anime dei morti di entrare, durante la notte, per ristorarsi e riposarsi se ne provano il bisogno. Quella di cibare abbondantemente gli animali domestici, che nella notte della vigilia, com’anche in quella dell’Epifania, “parlano” come gli umani, e possono criticare i padroni.
Tornando alla tradizione della focara, in tempi non troppo lontani, in ogni famiglia era di usanza di lasciare la legna per la “focara” davanti casa, i giovani del paese giravano per raccoglierla e se non ne trovavano, a volte, la rubavano al padrone di casa, insensibile alla tradizione popolare. Adesso questo non avviene più, i ragazzi partono dalla mattina, armati di asce e seghe, e raccolgono la legna per la “Focara”. La popolazione si reca in chiesa per la Santa Messa della vigilia di natale, alla conclusione della quale, quasi alla mezzanotte, si assiepa intorno alla "focara" per assistere alle fiamme ( la Focara viene accesa alla 22:30 ndr), per poi organizzare canti natalizi e balli al suono dell'organetto e dell'armonica, lasciandosi andare su abbondanti bevute e mangiate oltre a discorsi di vario genere e a scherzi festosi. Le persone restano intorno al fuoco, alternandosi nel compito di rinvigorire le fiamme, all’alba, quando ormai stanchi ed assonnati, rincasano soddisfatti e sereni.
Non tutte le Frazioni di Scigliano hanno più la messa di Natale ma la “Focara” continua ad ardere illuminando l’oblio della notte dei tempi dal quale trae origine. Seguono le foto delle Focare di Calvisi, Diano e Lupia pronte per essere “accese”.

Lupia rione S. Antonio ore 15:40 "Focara" terminata....

Lupia

Calvisi rione S. Croce ore 16:10 "Focara" in allestimento...

Calvisi

Diano rione S. Giuseppe ore 16,30 "Focara" terminata...

Diano                                                                        Diano

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