Flora & Fauna
Flora & Fauna Sciglianese |
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Scigliano ha un estensione di 17,28 Kmq, confina con i comuni di Carpanzano, Colosimi, Pedivigliano e Altilia. Tali limiti sono delineati dal reticolo idrografico, infatti il Bisirico separa tale territorio da quello di Pedivigliano, il torrente Savucchia da quello di Carpanzano e il fiume Savuto da quello di Altilia. | ||
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Mappa del territorio di Scigliano con curve di livello |
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L'affluente principale del Bisirico è il Vallone di Meandra mentre il torrente Zippoli è quello principale del Savucchia. È un paese di collina, il suo territorio si estende da un'altitudine minima di 183 m. s.l.m. (227 m. s.l.m. presso il Ponte S. Angelo) fino ad una massima di circa 1204 m. s.l.m. (926 m. s.l.m. ad Agrifoglio), quindi la fascia altitudinale corrisponde grosso modo a quella Mediterranea. Partendo dunque dal basso, in corrispondenza del fiume Savuto, in località Ponte S. Angelo, incontriamo la vegetazione tipica degli ambienti igrofili, caratterizzata da Ontano nero (Alnus glutinosa), Pioppo nero (Populus nigra), diversi Salici ( Salix sp), ecc., mentre i versanti sono caratterizzati da forme di vegetazione dette a "macchia mediterranea" a Lecci (Quercus ilex) sempreverdi oppure a querce caducifoglie composte dalla Roverella (Quercus pubescens). In alcuni punti la vegetazione a macchia diventa molto fitta tanto da diventare inaccessibile soprattutto per la presenza di piante a portamento rampicante come l'Edera (Hedera helix), alcune clematidi come la Vitalba (Clematis vitalba), convolvolacee come il Vilucchio (Convolvolus arvensis), Rubiace (Rubia peregrina), ecc., che a volte formano delle reti che possono rendere difficile proseguire avanti o addirittura ostacolarne il passaggio. La vegetazione arbustiva è costituita da Cisti (Cistus sp), Erica (Erica arborea), Ginestre, Corbezzolo (Arbutus unedo), Lentisco (Pistacia lentiscus), Mirto (Mirtus communis), ecc.. Generalmente, lo strato arboreo è rappresentato da individui giovani che spesso non raggiungono la maturità a causa degli incendi che ciclicamente si verificano. Lungo la strada che porta da Savuto a Lupia si può osservare che all'interno di questo ambiente si inseriscono diversi boschi di Castagno (Castanea sativa), sempre lungo la strada, in corrispondenza dei valloni, grazie alle diverse condizioni microclimatiche, si osserva una vegetazione più mesofila a Carpino nero (Ostrya carpinifolia), Aceri (Acer sp), Orniello (Fraxinus ornus), Ontano, ecc.. Un osservazione più attenta fa notare inoltre la presenza di terreni abbandonati, sparsi qua e là, un tempo coltivati, la cui testimonianza è segnalata soprattutto da alcuni esemplari di alberi di ulivo o da frutta o ancora da tralci di vite soffocati dalla vegetazione. La massiccia presenza della Ginestra comune (Spartium junceum) sta ad indicare la fase intermedia di abbandono dei coltivi a cui fa seguito la ricolonizzazione della vegetazione originaria. Le frazioni alte (Traversa, Celsita, Porticelle, Agrifoglio e Tasso) sono caratterizzate da boschi di Castagno, oltre che da boschi a Roverella o a Cerro. |
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A proposito dei castagneti, va segnalato che potrebbe essere facile incontrare esemplari secolari, anche se la scarsa importanza divulgativa non ha messo nel dovuto risalto tale aspetto. |
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Il bosco e il sottobosco producono molti frutti utili non solo per la sopravvivenza di molti animali ma anche per i nostri bisogni alimentari: le castagne, le noci, le noccioline, le fragoline di bosco, le stesse more di rovo, gli asparagi, i funghi. Per quanto riguarda lo strato erbaceo, sarebbe molto difficile oltre che insufficiente fare un elenco di tutti gli esemplari presenti. Per completezza di argomento facciamo soltanto qualche esempio di piante officinali molto utili in cucina, nella cosmesi e nella medicina. Tra le specie più comuni, certamente la Camomilla (Matricaria chamomilla) è quella che riconosciamo un po’ tutti grazie agli infusi che ancora oggi vengono preparati da questa pianta raccolta in natura. Seguono la Malva selvatica (Malva sylvestris) usata come tisana contro il raffreddore, la Borragine (Borago officinalis) utilizzata in cucina, l’Origano (Origanum vulgare) come aromatica, il Serpillo (Thimus serpyllum) come condimento, l’Erba di S. Giovanni (Hypericum perforatum) per numerosi medicamenti, il Biancospino (Crataegus oxyacantha) che fornisce molte sostanze utili per la medicina, la Fumaria (Fumaria officinalis) di antico uso nella medicina popolare per le proprietà depurative, la Piantaggine minore (Plantago lanceolata) le cui foglie fresche e triturate sono efficaci per le punture di insetti, la Margherita (Leucanthemum vulgare) che possiede proprietà insetticide o insettifughe, il Tarassaco (Taraxacum officinale) che oltre ad essere commestibile ha anche proprietà diuretiche, la Carota selvatica (Daucus carota) la cui radice fresca è ricca di vitamine A, B e C, la Cicoria (Cichorium inthybus) utilizzata per insalate e come pianta officinale ha proprietà febbrifughe, il Sambuco (Sambucus nigra) le cui tisane danno sollievo ai reumatismi, ai raffreddamenti, alle febbri. Non si ha notizia della esistenza di qualche specie rara che viva solo dalle nostre parti... |
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Fauna | ||
Illustrare la fauna, rispetto alla vegetazione comporta più problemi per il fatto che gli animali sono mobili e molti di essi preferiscono stare lontani dagli occhi indiscreti dell’uomo. Senza dubbio chi vive a Scigliano avrà avuto modo di vedere qualche volta attraversare la strada il Riccio europeo (Erinaceus europaeus), che si difende dai predatori tramite gli aculei di rivestimento. Un altro simpatico animale è la Talpa (Talpa sp), a torto perseguitata dai contadini, accusata di danneggiare i coltivi, anche se è un insettivoro e come tale si nutre di insetti e di piccoli animali che vivono sottoterra. Nelle calde notti d'estate si osservano svolazzare diversi Pipistrelli attorno ai lampioni per cacciare le farfalle notturne attratte dalla luce. Nei boschi vivono Ghiri (Glis glis), Moscardini (Muscardinus avellanarius) e Scoiattoli (Sciurus vulgaris), questi ultimi presenti in Calabria con la sottospecie meridionalis, con pelliccia dal dorso nero e pettorina bianca. Di abitudini più elusive sono la Donnola (Mustela nivalis) e la Faina (Martes foina), molto simili morfologicamente ma differenti per costume e habitat. Un altro mustelide è il Tasso (Meles meles) tipicamente notturno, può capitare di scorgerlo mentre attraversa la strada col muso leggermente allungato e il naso a terra che esplora con minuzia poiché la ricerca del cibo si basa sull'olfatto. Comunissima è, invece, la Volpe (Vulpes vulpes) facilmente osservabile dalle nostre parti, di notte, soprattutto perché si è adattata ai cambiamenti sociali, avvicinandosi ai centri abitati per nutrirsi dei rifiuti dell'uomo. Per quanto riguarda gli uccelli ricordiamo la Poiana (Buteo buteo), il Gheppio (Falco tinnunculus), il Colombaccio (Columba palumbus) e il Cuculo (Cuculus canorus) che depone le uova nei nidi di altri uccelli inconsapevoli, lasciandogli il compito di covare e allevare i loro piccoli. Fra i rapaci notturni: l'Allocco (Strix aluco), il Barbagianni (Tyto alba), la Civetta (Athene noctua) che abitano non solo cavi di alberi ma anche vecchie case abbandonate. Si incontrano anche diverse specie di Picchi e di Passeriformi tra i quali: il Pettirosso (Erithacus rubecola), l'Usignolo (Luscinia megarhynchos), il Merlo (Turdus merula), il Fringuello (Fringilla coelebs), il Verzellino (Serinus serinus), il Verdone (Carduelis chloris), il Cardellino (Carduelis carduelis). Tra i Corvidi ricordiamo la Gazza (Pica pica), la Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), la Taccola (Corvus monedula) e la Ghiandaia (Garrulus glandarius). Tra gli anfibi, si possono incontrare il Rospo comune (Bufo bufo), la Rana agile (Rana dalmatina), la Rana verde minore (Rana esculenta), la Rana italica (Rana italica), la Raganella (Hyla italica), l'Ululone dal ventre giallo (Bombina pachipus), la Salamandra gialla e nera (Salamandra salamandra). Tra i rettili, infine, ricordiamo la Lucertola campestre (Podarcis siculus), il Ramarro (lacerta bilineata), l'Orbettino (Aguis fragilis), il Biacco (Hierophis viridiflavus) presente con la sottospecie carbonarius dalla livrea nera, la Biscia dal collare (Natrix natrix), il Colubro liscio (Coronella austriaca), la Vipera comune (Vipera aspis) presente nei boschi di quota, quindi limitata alle frazioni alte. |